Chi sono (davvero): storie di luoghi, persone e strade percorse
Ciao! Mi chiamo Danilo Rosiello e prima di tutto voglio ringraziarti per essere qui, sulla mia pagina personale.
Pertanto, ti do il mio più caloroso benvenuto!
Sono nato a Napoli il 23 giugno 1977 alle ore 7:10 del mattino.
Ora, potresti chiederti perché questo sia rilevante…
Beh, a quanto pare, ho un’innata regolarità del ritmo circadiano fin dalla nascita!
Non a caso un altro dei miei motti preferiti è: “Il mattino ha l’oro in bocca”.
Sarà per questo che sono sempre stato una persona mattiniera e pronta ad affrontare ogni sfida con energia!
Ho trascorso i miei primi 26 anni nel quartiere Soccavo di Napoli, un luogo con un pizzico di magia.
Perché?
Beh, ci sono due motivi principali.
Il primo è il più conosciuto: Soccavo è dove la squadra di calcio del Napoli, inclusa la leggenda Diego Armando Maradona, si allenava.
Il secondo motivo, invece, è più misterioso.
Forse non tutti sanno che nel quartiere si trova la famosa Croce di Piperno, una roccia magmatica che risale probabilmente al periodo medievale e legata a simboli esoterici e ai templari.
Si dice addirittura che il Sacro Graal sia passato di lì!
Che dire, Maradona e il Sacro Graal… c’è qualcosa di davvero speciale nel mio vecchio quartiere!
Nel 2005, per motivi professionali, è iniziata la mia vita da “nomade”, un percorso itinerante che mi ha portato a vivere in città straordinarie e a scoprire angoli d’Italia che porto ancora nel cuore.
Ho vissuto e amato Brescia, una città vivace, con una provincia ricca di misteri, luoghi incantevoli, verde e una cucina che conquista: i meravigliosi casoncelli, il pirlo e una movida che non ha nulla da invidiare a nessuno. Manerbio, Cigole, Montichiari, Pralboino (Pralbúin), ma che ne sapete di cosa sia la vera Brescia. Anni dopo, ho abitato per circa due anni anche a Desenzano del Garda.
L’esperienza bresciana mi ha permesso di conoscere in profondità anche Bergamo e la sua provincia: se un napoletano conosce perfettamente Castelli Calepio, Grassobbio, Bremo, può dire di conoscere davvero bene la bergamasca. Ho vissuto e lavorato nella provincia pavese (Voghera, Vigevano), a Monza e provincia. Mantova. La patria dei Gonzaga, con la sua meravigliosa Valeggio sul Mincio. Suzzara, Bigarello (se una persona leggerà sorriderà…). Le cicogne che spiccano il volo in quel di Sermide. Fino ad arrivare a Verona, città che amo profondamente e i cui abitanti, i veneti, hanno quell’inventiva, simpatia e passionalità che tanto mi ricorda il Sud Italia. Ogni anno una visita in quel di Peschiera del Garda è d’obbligo.
Nel 2008, a cavallo con il 2009, ho avuto la fortuna di trasferirmi nella meravigliosa Bolzano: lì ho scoperto un mondo nuovo e affascinante. Le feste nei castelli, i masi, gli Schlutzkrapfen, il Lagrein andare a Monguelfo, fare il bagno al lagor Monticolo. Gli anni passati “al Nord e nel profondo Nord” mi hanno insegnato che l’Italia, se vissuta davvero, è un Paese che ti ripaga: comportandoti bene, puoi solo creare relazioni positive, fondate su stima e rispetto. Ho imparato il valore del senso del dovere, della costanza, della puntualità, del lavoro fatto bene.
Poi è arrivata Roma. Ricordo le parole di un mio vecchio capo: “Bellissima città, ti occuperai della provincia: sarà una palestra”. Fu dura, durissima. Lì ho imparato cosa significa gestione: è come fare il padre, con sulle spalle la responsabilità di svariate famiglie. Devi imparare a sbagliare il meno possibile, e in fretta. È stato un periodo meraviglioso, vissuto nel cuore della città, in zona Vaticano.
A seguire, un’altra tappa: Pescara e poi Montesilvano (città natale della famiglia di Dean Martin). L’Abruzzo mi ha accolto con tutta la sua energia: L’Aquila (nel periodo post-terremoto), Chieti, Teramo, Pescara… la mia amata Pescara, così piena di vita. Per lavoro andavo spesso anche in Molise: altro che “il Molise non esiste”! Esiste eccome, ed è immenso. Termoli, per esempio, è un vero gioiello italiano.
Poi il salto nelle Marche: San Benedetto del Tronto e Ancona. Ad Ancona ho trovato l’amore e da lì è nata la mia famiglia. Successivamente, altre esperienze, come un periodo intenso, seppur breve, a Terni.
Infine, Milano, la mia città di adozione. La amo, e confermo: Milano è sempre bella, se la conosci davvero. In primavera e in autunno esplode di colori e vibrazioni uniche.
Ogni città è stata una storia, ogni città un incontro.
Può sembrare strano, ma ricordo ogni persona che ho incontrato lungo questo cammino. Anche se ci siamo scambiati poche parole, sappi che ti porto con me. Se oggi sono quello che sono, lo devo anche a te, a quel momento condiviso.
Non smetterò mai di ringraziare ognuno di voi.
Il mio percorso continua, ricco di nuove avventure e di luoghi ancora da scoprire.
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